“5 Canzoni Bomba” è la rubrica in cui vi segnaliamo i cinque migliori brani usciti nell’ultima settimana, anche se gli artisti se ne vanno in vacanza. Siete stufi di interviste tutte uguali e canzoni registrate male che fanno rimpiangere i primi tentativi di Edison? Allora, come sempre, questo posto fa per voi.
Ron Gallo – WUNDAY (CRAZY AFTER DARK)
Ron Gallo afferma di essersi ispirato al vestiario in acetato di Will Smith ne “Il Principe di Bel-Air” nel registrare questo nuovo singolo anticipatore del suo terzo disco. Certo il colore non è mai mancato nella sua musica, ma ammetto che non ci sarei arrivato nonostante alcuni sapori dichiaratamente black nel pezzo, come la batteria e la chitarra a tratti jazz. Rimane forte l’impronta DIY nel video, registrato con un iPhone come esige il periodo.
Fenne Lily – Berlin
Un nuovo assaggio di quel che sarà il nuovo disco di Fenne Lily, in uscita a settembre per Dead Oceans, è questa Berlin. Come gli altri singoli svelati, anche Berlin evolve la materia compositiva del disco di debutto in qualcosa di più ritmico ma non meno intimo. C’è più batteria, più strumentazione rock, più upbeat a sorreggere i dolori della giovane Fenne, che assicura di non aver patito il lockdown, anzi averne tratto forza. Forse, ma solo forse, ne potremo avere prova tangibile a ottobre quando passerà in Italia per il tour promozionale. Ce lo auguriamo tutti.
The Rolling Stones feat. Jimmy Page – Scarlet
Sì, posso capire che noi dadrockers non siamo visti di buon occhio su queste pagine, a maggior ragione se veniamo a propinare come “bomba” un pezzo che, benché inedito, ha 50 anni. Ma il pezzo in questione è una perla riemersa dal disco “minore” degli Stones, quel “Goat Head Soup” registrato in Jamaica praticamente senza Keith Richards, che arrivava dopo un filotto clamoroso e pertanto venne quasi rigettato in quanto ricco di ballad. Un disco con dentro Angie, capito che storia? Ad ogni modo sia Criss Cross che questa Scarlet ridanno vigore a quel disco presentando momenti di rock tirato degni di “Exile on Main St.”. E poi sentire la chitarra nitida di Jimmy Page su un brano degli Stones è perfetto per la cultura crossmediale di oggi, dove i dinosauri del rock sono da molti visti come supereroi. Jimmy Page, che nasce turnista ed è sempre apparso come prezzemolo in tante hit pop-rock extra-Dirigibile (vedi Kinks o Goldfinger), era stato provinato come chitarrista post Mick Taylor, ma poi non se ne fece nulla e arrivò Ron Wood. Il resto è storia, come dicono i grandi storyteller.
Colter Wall – Cowpoke
Se non amate il country, neanche le sue mutazioni alternative, passate alla prossima canzone. Se invece non è che proprio lo amate, ma non disdegnate farci una capatina ogni tanto al di là dei territori di Wilco e My Morning Jacket, vi farà piacere scoprire Colter Wall, che a ben vedere è tutt’altro che una novità per la scena. Giovanissimo cantastorie di country acustico baciato dalle chitarre slide, Colter ha in dote un timbro vocale che stupisce e farà sentire anche i meno avvezzi di voi se non altro nella sezione cowboys di Gardaland, quella che cade a pezzi insomma. Cowpoke anticipa il terzo disco con una bella melodia, mandolini e slide a cullare la voce d’altri tempi del suo autore. Talmente vecchio da fare il giro e sembrare nuovo.
Jessy Lanza – All the Time
La title track che chiude il nuovo disco della producer canadese riassume un po’ tutta la faccenda: un taglio netto a certe esuberanze house e dance per concentrarsi su tinte Rn’B più gentili, quasi minimali. Così la sua voce filtrata scivola tra tastiere provenienti da un pop che non c’è più (ma non se ne è mai veramente andato) e ritmiche funk mai sovrastanti. Non che manchino gli episodi uptempo, ma qui su queste atmosfere si è voluta giocare la partita. Da ascoltare sorseggiando qualcosa di soft, baciati da un sole che tramonta, come suggerisce la copertina.
A cura di Andrea Fabbri
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Circolo Magnolia (Milano), Biko (Milano), Santeria Toscana (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Coldplay – X&Y
Il primo disco che avrei voluto comprare: Weezer – Blue Album