Dopo il grande ritorno de I Giardini di Mirò, un’altra storica band indipendente italiana ha annunciato l’uscita di un nuovo album. Parliamo dei Massimo Volume di Emidio Clementi, autori di un genere difficilmente catalogabile, tra poesia e un lisergico post-rock. Il disco, intitolato “Il Nuotatore” (come l’omonimo racconto di John Cheever) e pubblicato da 42 Records, sarà disponibile a partire dal primo febbraio.
Inutile sottolineare quanto il suono e l’approccio dei Massimo Volume siano distanti rispetto alle produzioni che vanno oggi per la maggiore. Ma questo, per noi, non è affatto una mancanza, anzi. La band bolognese, qui ridotta al trio della formazione storica, nel 2019 mantiene intatta l’idea di unicità che ha scandito la sua carriera dall’esordio del 1993 fino ad “Aspettando i Barbari” (2013).
«Tutto quello che si ascolta – raccontano nel comunicato di presentazione – è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura». «Il Nuotatore è un disco pieno di storie e di personaggi, ben rappresentato dalla spiaggia affollata ritratta in copertina da Luciano Leonotti, abilmente manomessa da Marcello Petruzzi, e che mostra una folla di solitudini ben assortite. Un racconto diviso in nove tracce e che mischia l’auto-biografismo alla narrazione pura, passato e presente, il tempo e lo spazio».
Per presentare il nuovo disco, i Massimo Volume partiranno per un tour in tutta Italia.
Ecco le date già annunciate:
20 febbraio – Auditorium Manzoni di Bologna
1 marzo – Auditorium Parco della Musica di Roma
2 marzo – Cineteatro Lumière di Pisa
14 marzo – Auditorium Fondazione Cariplo di Milano
15 marzo – Ex Maison Musique di Torino
21 marzo – Auditorium San Domenico di Foligno
22 marzo – Teatro Cinema Moderno di Savignano sul Rubicone (FC)
23 marzo – Teatro Alfieri di Montemarciano (AN) nell’ambito del Klang Festival
24 marzo – Cittadella degli Artisti di Molfetta (BA)
11 aprile – Teatro Toniolo di Mestre (VE)
13 aprile – Teatro Miela di Trieste
Nel frattempo, rigodiamoci uno dei loro vecchi capolavori, Meglio di uno Specchio (da “Lungo i Bordi”, 1995):
A cura di Paolo Ferrari
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.