Un tempo vera e propria band, oggi è più corretto definire i S•I•K•I come un collettivo di produttori e musicisti al servizio di un progetto fondamentalmente pop, con una particolare inclinazione per tutta la musica di matrice black. Nati nel 2000 a Cagliari, dopo molti anni di lavoro dedicati alla musica da sonorizzazione, la vera e propria attività discografica inizia con l’etichetta Casasonica per la quale nel 2005 esce “Fuga dal Deserto Del Tiki” prodotto da Ale Bavo e Max Casacci. Il disco proietta la band fra le nuove realtà della scena indipendente italiana. Seguono due anni di tour con oltre 100 concerti, alcuni dei quali in apertura dei Subsonica durante il “Terrestre Tour” nei palazzetti italiani.
Abbiamo fatto qualche domanda al chitarrista e produttore Samuele Dessì, dei S•I•K•I per capire di più della sua musica e non solo. Si parla di Instagram, dei giovani d’oggi e anche della Dark Polo Gang.
buona visione

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.