Gli Smash Mouth in questi giorni sembrano non azzeccarne una, sia che si tratti di attaccar briga con squadre di baseball o di rendere omaggio a celebrità da poco scomparse. Nel loro tweet in onore di George Michael il nome era scritto male e nella foto dell’artista scomparso che hanno postato hanno aggiunto una versione pacchiana del logo della band .
E allora si è portati a pensare che gli Smash Mouth imparino dai propri sbagli e provino a rimediare, ma il loro recente (e subito cancellato) tweet di tributo a Carrie Fisher dimostra che non sono così furbi come avevamo creduto. Ammirate la loro opera e disperatevi. L’unica richiesta della Fisher per il suo necrologio era che venisse riportato che fosse stata strangolata con il suo stesso reggiseno. Non aveva specificato di non essere raffigurata accanto ad un logo pacchiano degli Smash Mouth, ma certe cose forse è sempre meglio evitare anche solo di immaginarsele.

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.