“Cosmic Gathering” è il secondo album dei Flame Parade, uscito per Materiali Sonori. Il seguito di “A New Home” è la conferma del folk intimo e raffinato della band toscana, che è riuscita a costruire una nuova dimensione sonora, più articolata, onirica, in cui sono chiaramente riconoscibili le influenze dell’indie americano: dagli Arcade Fire ai Foxygen, da Kevin Morby a Devendra Banhart o i Fleet Foxes.
Il Raduno Cosmico è un viaggio che corre lontano dalla realtà, dieci brani sulla strada di chi cerca di diventare sé stesso, per sconfiggere i propri demoni e vivere senza limiti. Le liriche compongono il manifesto della band: comunione e aggregazione, accogliere in maniera spontanea e creativa qualsiasi persona, senza distinzione di sesso, razza, provenienza e orientamento sessuale.
Thunder Clap ed Electric Lady aprono la pista con sonorità d’altri tempi, come un frastuono che risveglia dal sogno in bianco e nero. La title track è il primo assaggio di un cielo stellato, tutto parte dal basso che conduce la melodia e sfocia nell’apertura degli archi. Kangaroo comincia sottovoce, con un arpeggio che scoppia nel crescendo finale, il momento più intenso del viaggio.
I battiti che dominano Kill the Deamon ricordano quelli di Keep the Car Running. I ritmi tribali di Opium Town e il picchiettio delle tastiere di Old Nick sono le sequenze più colorate del disco. Nel finale i toni si abbassano, Blue Road Behind the Door è la polaroid che rimane tra le dita alla fine della strada, e allo stesso tempo una spinta vitale per un nuovo inizio.
Il nuovo album dei Flame Parade è un sogno ad occhi aperti, un dialogo emotivo che rimbomba in una strada di campagna. Qualcosa che speriamo di sentire dal vivo, il più presto possibile.
Mattia Sofo

Mi racconto in una frase: “Il segreto è il whiskey” (dopo aver ottenuto il foglio rosa)
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Alcatraz (Milano), Serraglio (Milano), Circolo Ohibò (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Doveva essere qualcosa di Ligabue.
Il primo disco che avrei voluto comprare: Pink Floyd – Atom Heart Mother
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Mi piace andare al cinema da solo.