È ormai dal lontano 1996 che i Drive-By Truckers tramandano alle nuove generazioni il sacro verbo del rock sudista riattualizzando, ma manco troppo, il sound verace di gruppi come Lynyrd Skynyrd e Allman Brothers Band. Al tutto si è sempre aggiunto come ingrediente fondamentale un tocco politico mai nascosto.
Dopo ventiquattro anni di carriera, giunta al dodicesimo album, la band della coppia Patterson Hood – Mike Cooley è ancora in grado di sfornare un ottimo lavoro, nel quale alle classiche influenze sono stati aggiunti vari richiami alla storia di tutto il rock americano, mentre l’attacco politico si è fatto sempre più mirato sull’unico avversario responsabile di ogni nefandezza che oggi sporca il suolo degli Stati Uniti: il presidente Donald Trump.
“The Unraveling” inizia con una toccante ballad per pianoforte, debitrice dei conterranei e mai troppo compianti R.E.M. (Rosemary with a Bible and a Gun). L’acceleratore viene premuto subito dopo con il rock’n’roll di Armageddon’s Back in Town, un brano che più americano non si può, fra l’innominabile Ryan Adams e Tom Petty.
Con Slow Ride Argument si omaggia maggiormente il movimento alt-country dei nineties, mentre Thoughts and Prayers e 21st Century USA sono certamente più classiche. È quindi il turno di Heroin Again, quasi grunge nel mood, e di Babies in Cages, fra southern rock e ritmi dub. Grievance Merchants omaggia uno dei miti della band, Neil Young, mentre la conclusione è affidata ai quasi nove minuti di Awaiting Resurrection, splendido quattro quarti ipnotico.
Un disco da ascoltare immaginando di guidare sulle infinite strade statunitensi con il vento in faccia.
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman