Con il nuovo singolo “Not” (ascoltabile sotto) i Big Thief annunciano oggi il loro nuovo album Two Hands che uscirà l’11 ottobre su 4AD Records. , ascoltabile qui sotto. I Big Thief avevano appena finito di lavorare al loro terzo album, U.F.O.F. e poco dopo hanno pensato che fosse giunto il momento di dare alla luce Two Hands – “il gemello terrestre”. A 30 miglia ad ovest di El Paso, circondati da 3000 acri di frutteti di noci pecan ed a solo due passi dal confine messicano, i Big Thief (a.k.a. Adrianne Lenker, Buck Meek, Max Oleartchik e James Krivchenia) sistemarono i loro strumenti il più vicino possibile in modo da poter catturare al meglio la loro raccolta di canzoni più importante finora. Dove U.F.O.F. presenta suoni ed effetti misteriosi e stratificati perfetti per la levitazione, il suono di Two Hands sembra appoggiarsi alla terra asciutta e arida del deserto.
In netto contrasto con l’ambiente della sessione di registrazione di U.F.O.F., registrato in uno studio-rifugio nella campagna di Western Washington, qui è stato scelto il Sonic Ranch Studio per la sua posizione nella vastità del deserto. La temperatura intorno ai 105 gradi ha fatto esplodere il ricordo degli alberi verdi e dell’aria umida e fresca della sessione precedente. Two Hands doveva essere completamente diverso: un album sulla Terra e le ossa sotterrate nelle sue profondità. Le canzoni sono state registrate in presa diretta con pochissime sovra incisioni. In tutte le canzoni, tranne due, la voce di Adrianne, che pare sospesa in un’aria asciutta, pura e vulnerabile, è interamente registrata dal vivo.
La band suonerà domenica 23 febbraio al Circolo Magnolia di Milano, qui per i biglietti.
Dal vivo la band è una vera e propria garanzia, l’abbiamo vista e filmata al Primavera Sound…se non vi fidate date un’occhiata qui.
Ascolta il nuovo singolo Not
Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.