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(di Giulia Bartolini)
Live Report
Milano, 24 marzo 2017
È venerdì, e per la prima volta dopo svariati venerdì non mi basta scendere le scale per ritornare a casa. Questa volta si va in trasferta al Rocket, perchè quando si festeggia, si festeggia in grande stile. Linoleum è cresciuto ancora un po’ e come ogni bimbo di tre anni che si rispetti ha già messo in chiaro il proprio carattere.
Per festeggiare questa presa di coscienza ci sono sul palco i milanesissimi Canova, che dopo aver girato tutta Italia, tornano a casa. Prima di loro Asia Ghergo ci trasporta in una dimensione parallela al dolce suono della sua giovane voce. I Canova salgono sul palco e subito il Rocket si inebria di ormoni impazziti di ragazzine che urlano a memoria ogni singola parola, poghi improvvisati e groupie convinte.
Vita sociale, Portovenere, Manzarek e la cover di Chissà se stai dormendo del buon Lorenzo Cherubini, un ottimo mix che ci ha decisamente convito. Mi rifugio in alto sentendomi fuori dall’età media e mi godo la fine dello spettacolo, che visto da su sembrava un mare a ritmo pop. Subito dopo i ragazzi di Linoleum ci ricordano per l’ennesima volta perché ci piace ballare fino alle 6 di mattina ogni settimana. Tanti auguri ragazzi, ci vediamo #sottomilano
Giulia Bartolini

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.