Questa è una settimana particolare a Milano. Il vento gelido che sentite sulla pelle, soffia da nord. Da giovedì al Teatro Parenti prende il via I Boreali, un festival di cultura Scandinava che abbraccia cinema, letteratura, musica e persino cucina. Vogliamo bene alla Scandinavia e non abbiamo ancora capito bene perchè? E’ questo dunque il momento di farci qualche domanda. Qui trovate il programma completo del festival. E a questo link tutte le informazioni sul party musicale di domenica sera che ospiterà Jaakko eino Kalevi e l’ex Mùm Mr. Silla. Eccovi 10 spunti per arrivare preparati a questo appuntamento e rinforzare il vostro amore per le terre del nord:
La Labrador Records e la scena indie-pop più figa del mondo. La dolcezza allo stato brado a cui è impossibile resistere.
Restare a casa al sabato sera a guardare Heima dei Sigùr Ros, rosicando di essere a Milano e non nei posti che state guardando
Jens Lekman e le sue canzoni d’amore e di non amore.
Il rumore meraviglioso delle GRÄDDFIL & LÖK altrimenti dette patatine alle cipolle dell’ikea
Le discoteche vuote a bordo del lago Plienin in Finlandia. Quel senso di vuoto, dentro e fuori che senti appena entri, appena esci.
Questa canzone in questo film:
Il sottile e raffinato senso dell’umorismo dei Turbonegro
L’oro nero di Riga e le sue proprietà curative
Il sabato sera al Debaser a sentire il garage yeye
Sfondarsi di Makkaraperunat e provare invani a digerirla
Tum Vecchio

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.