Segrate, 9 novembre 2016

Parcheggio ed entro, freddissimo, ma ho proprio voglia di un concerto, di musica live e di sorrisi. Ordino una birra, maledetta abitudine. Il locale inizia a riempirsi e in un attimo il tendone concerti del Magnolia è pieno di gente. Due chiacchiere, una sigaretta, la birra a metà, inizia a sentirsi musica da fuori e decido di entrare. Un ragazzo e la sua chitarra sul palco, Frisino, cantautore leccese che presenta la sua musica ai fan di Dente. Suono piacevole, canzoni orecchiabili. Lui molto sorridente e salentino (alla fine della sua apparizione avevo già imparato i suoi ritornelli a
memoria). Ore 22:00 circa, dopo Frisino e qualche canzone di Amy Winehouse per tappare il silenzio dell’attesa, salgono sul palco i Plastic Made Sofa, un gruppo d’origine bergamasca che accompagna Dente in questo tour. Fanno il loro ingresso sorridenti e a loro agio, non risulta sempre così ovvia questa affinità fra band, ma loro sono sicuramente riusciti a conquistarmi con la loro voglia di fare.
Arriva Dente (al quale sono ricresciuti i capelli e risulta sicuramente più riconoscibile) sorride ed inizia a cantare. Strano come la sua voce riesca sempre a trasportarmi in un’altra dimensione. Guardandomi in giro, noto che il trasporto emotivo è stato trasmesso a quasi tutto il pubblico, che ondeggia a ritmo di musica e giochi di parole, che Dente con maestria riesce sempre ad incastrare alla perfezione. Le prime quattro canzoni suonano una dietro l’altra senza sosta, l’ambiente prima molto freddo inizia a scaldarsi. Saluta il pubblico e subito un’altra famosa dote del cantautore viene a galla. Giuseppe Peveri (aka Dente) inizia a scherzare e ad ironizzare sulle sue bellissime canzoni (cit.). Il pubblico ride e continua a ondeggiare a ritmo di musica. Un buon mix fra canzoni datate e quelle del nuovo album, che ho molto apprezzato per via della loro schiettezza e dell’assenza di ritornelli, arrivano dirette, senza fronzoli aggiuntivi. Il concerto sta per finire, e Dente cerca di tranquillizzare il pubblico che la protezione civile è già stata avvertita e che ognuno di noi avrebbe avuto modo di essere affiancato da uno psicologo per superare il trauma da “fine concerto con le bellissime canzoni e il bellissimo Dente”. Rido di gusto, piacevolmente coinvolta dal suo umorismo schietto. Il concerto finisce e i Plastic Made Sofa salutano insieme al cantautore, con grandi sorrisi e gratitudine negli occhi.

P.S. Apprezzatissima la battuta/frecciatina su “invece tu” che nel ritornello cambia le parole in “non mi sono rassegnato a X-factor come invece hai fatto tu”.

SCALETTA: Come eravamo noi, Canzone di non amore, Piccolo destino ridicolo, Canzoncina, L’amore non è bello, Chiuso dall’interno, Noi e il mattino, Fatti viva, Cosa devo fare, Coniugati passeggiare, Beato Me, Tutto quello che ho, Baby Building, Senza stringerti, Invece tu, Curriculum, A me piace lei, Quel mazzolino, Buon appetito, I fatti tuoi, Saldati, La cena di addio BIS: Appena ti vedo, Giudizio universatile, Vieni a vivere-

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Live report e fotografie di Giulia Bartolini